Aritzo è stata famosa per il commercio della neve e per la produzione del famoso sorbetto chiamato Sa Carapigna.
Nei suoi dintorni, presso la località Funtana Cungiada, nei canaloni dove d'inverno la neve si ammassava per effetto del vento venivano costruite le case della neve. Erano le Neviere, dei pozzi profondi diversi metri limitati da muretti a secco. La neve veniva raccolta dai nevieri, i Nargios, con secchi e ceste, pressata nella neviera con appositi pali e ricoperta di paglia, felci e terra.
D'estate veniva raccolta, trasformata in blocchi di ghiaccio, e trasportata nelle feste paesane di tutta la Sardegna, destinata perincipalmente alla produzione del famoso sorbetto Sa Carapigna, antenato dell'attuale gelato.
Dai primi del novecento la raccolta della neve venne sostituita dalla priama fabbrica di ghiaccio che era stata aperta a Cagliari.
Durante la Festa di Sant'isidoro con la Sagra de Sa Carapigna, che si tiene il weekend della seconda domenica di agosto, viene prodotto il sorbetto Sa Carapigna utilizzando il "Su barrile", un piccolo contenitore di legno riempito di ghiaccio e sale nel quale viene inserito una sorbettiera di alluminio contenente acqua, limone e zucchero. La sorbettiera viene fatta girare alternativamente in un senso e nell'altro, e dopo due ore il famoso sorbetto è pronto per essere consumato.